Now Sleeps the Crimson Petal
Now sleeps the crimson petal, now the white;
Nor waves the cypress in the palace walk;
Nor winks the gold fin in the porphyry font.
The firefly wakens; waken thou with me.
Now droops the milk-white peacock like a ghost,
And like a ghost she glimmers on to me.
Now lies the Earth all Danaë to the stars,
And all thy heart lies open unto me.
Now slides the silent meteor on, and leaves
A shining furrow, as thy thoughts in me.
Now folds the lily all her sweetness up,
And slips into the bosom of the lake.
So fold thyself, my dearest, thou, and slip
Into my bosom and be lost in me.
traduzione
Or giace il petalo cremisi, ora il bianco
non v’è onda dei cipressi nell’ombra dei palazzi;
ne’ riposa la pinna dorata del fonte porfido:
sveglia la lucciola: desta anche te e me.
Or si tende il latteo pavone al pari di uno spettro,
e al pari di uno spettro brilli su di me.
Si stendono Terra, Danae e le stelle,
e il tuo cuore si distende dischiuso sul mio.
Or scivola la muta meteora, e segna
un solco luminoso, come i tuoi pensieri in me.
Ora il giglio si piega in tutta la sua dolcezza
e sdrucciola nel seno del lago.
Similmente flettiti, mia cara, e scivola
sul mio petto e perditi in me.
Sonetto scritto da Alfred, Lord Tennyson, pubblicato la prima volta nel 1847, in The Princess: A Medley.
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